Lo sapevate?
In Gran Bretagna, durante regno della regina Vittoria i guanti servivano per comunicare in codice: ogni movimento delle mani indicava infatti qualcosa di molto preciso.
Arrotolare un guanto attorno alle dita dell’altra mano significava “Ci stanno guardando!”. Lisciare i guanti dolcemente davanti a un gentiluomo voleva invece dire: “Vorrei stare un po’ con lei; mi piacerebbe poterle parlare”.
La mano in cui venivano tenuti i guanti dava delle indicazioni molto chiare: tenuti nella mano destra consigliavano all’interlocutore di “farsene una ragione”, mentre stretti nella mano sinistra erano sinonimo di soddisfazione.
Tamburellare il mento con le dita del guanto indicava al gentiluomo davanti “Amo qualcun altro”. Lanciare i guanti gentilmente verso l’alto era invece un segnale per fare chiaramente intendere di essere (già) fidanzata.
Arriviamo al grande classico, ovvero al lasciare cadere un guanto a terra: era un “sì” chiaro che più chiaro non si poteva. Se a cadere a terra i guanti erano due il messaggio era ancora più importante e significava “Ti amo”. Esisteva però anche la possibilità di comunicare l’odio: era sufficiente rivoltare il guanto.